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La conoscenza del partner

LA CANUSCENZ

Quando il ragazzo aveva finito l’apprendistato era pronto per fare l’altro passo, ovvero mettere su una famiglia.

Ma non ci pensava lui, ci pensavano i suoi genitori, magari con la collaborazione di parenti e “specialisti del settore” (tipo agenti matrimoniali) che avevano i necessari contatti con la famiglia della ragazza.

Venivano rispettate alcune basilari regole: anagrafica: tra più sorelle si sceglieva quella meno giovane, per evitare di condannarla allo zitellaggio;

sociale: si cercava la ragazza tra le famiglie dello stesso strato sociale del ragazzo ( contadino o artigiano).

Raggiunto l’accordo con la famiglia della ragazza (anche all’insaputa della stessa ragazza!), il tutto era pronto per l’evento chiamato  “la canuscenz” ovvero l’incontro tra i due ragazzi futuri sposi che da quel momento erano fidanzati.

Da allora i ragazzi si potevano frequentare ma sempre alla presenza di famigliari ad evitare tentazioni e problemi che avrebbero potuto nuocere al buon nome della ragazza e della famiglia, poiché era buona norma che la ragazza rimanesse illibata fino al matrimonio.