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LU BANN’TE’UR

In quei tempi le comunicazioni erano esclusivamente verbali da persona a persona e pertanto se si voleva far conoscere qualcosa alla comunità , senza attendere l’effetto del passaparola, si ricorreva a “lu bann’tèur” (il banditore) che era una figura riconosciuta dal Comune e che era autorizzato a divulgare i messaggi al paese.

I messaggi potevano essere sia di interesse pubblico ( il committente era il Comune) sia di carattere “ commerciale” ( il committente era il venditore ambulante di turno che ovviamente pagava il servizio).

lu bann’tèur utilizzava una trombetta e con tre-quattro squilli anticipava la sua voce che illustrava il messaggio.  Al suono della trombetta la gente usciva di casa per sentire il bando.

I posti ove  lu bann’tèur si fermava per dare il bando erano fissi.

Nel paese erano una ventina di postazioni, scelte in modo da raggiungere il massimo numero di persone.

mannà lu bann” era l’atto di incaricare lu bann’tèur a diffondere l’annuncio.

 Si diceva “mannà lu bann” anche in caso di divulgazione inopportuna di notizie riservate.